Giochi del Mediterraneo, l’Italia chiude con 5 ori

03 Luglio 2022

Ultima giornata a Orano: successo per la 4x400 donne, argento per Pettorossi (200), Del Buono (1500), Mosetti (100hs), 4x400 uomini, bronzo con super 1:44.97 per Tecuceanu (800), Cavalli (1500), Morara (alto), Quazzola (5000)

RISULTATI - FOTOGALLERY

AGGIORNAMENTO ORE 22.50 - ACCOLTO IL RICORSO DELLA 4x400 MASCHILE, L'ITALIA È ARGENTO 

L’ultima giornata dei Giochi del Mediterraneo di Orano (Algeria) porta altre nove medaglie all’Italia, per un totale di 5 ori, 6 argenti e 7 bronzi. La medaglia d’oro della giornata conclusiva porta la firma delle staffettiste della 4x400 Anna Polinari (Carabinieri), Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano), Raphaela Lukudo (Esercito) e Giancarla Trevisan (Bracco Atletica) con il crono di 3:29.93, su Slovenia (3:31.51) e Turchia (3:43.13). Squalificata, e poi riammessa all’argento, la 4x400 maschile con Pietro Pivotto (Atl. Biotekna), Giuseppe Leonardi (Carabinieri), Lapo Bianciardi (Avis Barletta) e Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl.) che ha completato la prova in 3:04.55 dietro all’Algeria (3:03.41) e di un soffio davanti alla Turchia (3:04.55).

Nei 200 metri Diego Pettorossi (Libertas Unicusano Livorno) ribadisce il bel momento di forma con l’argento in 20.65 (+0.8): l’azzurro deve arrendersi soltanto al campione del mondo di Londra 2017, il turco Ramil Guliyev (20.21), e finisce davanti allo spagnolo Daniel Rodriguez Serrano (20.78), conquistando il suo secondo podio della manifestazione dopo l’oro con la staffetta 4x100. Settimo Andrea Federici (Atl. Biotekna, 21.25). D’argento anche Nicla Mosetti nei 100hs: la triestina della Bracco è meno scorrevole di ieri (13.02 in batteria) ma si merita il podio con 13.22 (+1.0), alle spalle della francese Solenn Compper (12.92), mentre Elena Carraro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) colpisce in pieno il terzo ostacolo e chiude in 13.67 (settima). Argento e bronzo nei 1500 metri al femminile per le mezzofondiste azzurre Federica Del Buono (Carabinieri) e Ludovica Cavalli (Aeronautica), con un pizzico di dispiacere per la rimonta subita da entrambe nel rettilineo finale, per mano della francese Aurore Fleury (4:13.03): la genovese Cavalli era stata la più intraprendente per l’intero svolgimento della gara e si era portata al comando in prossimità della campana per mettere a dura prova le concorrenti (poi terza in 4:13.37), quindi negli ultimi cento era uscita con determinazione la vicentina Del Buono, beffata proprio sulla linea d’arrivo, per chiudere seconda in 4:13.09.

Tra le prestazioni tecniche di maggior rilievo c’è senz’altro l’1:44.97 che consegna la medaglia di bronzo negli 800 metri a Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto), nella sua prima rassegna in maglia azzurra: per il padovano è un tempo che sfiora il personale dello scorso anno (1:44.93), un crono che cancella anche il piccolo rammarico per la rimonta subita dall’algerino Yassine Hethat (1:44.79) che lo priva dell’argento in extremis. Anche l’oro va ai padroni di casa dell’Algeria, in virtù dell’1:44.52 di Djamel Sedjati, e l’Italia può applaudire anche Simone Barontini (Fiamme Azzurre), al suo primo sub-1:46 in carriera con il personale di 1:45.92 (superato l’1:46.13 degli Assoluti di Rovereto 2021) e il sesto posto. Bronzo e progresso fino a 1,87 per la saltatrice in alto Marta Morara (Atl. Lugo): alla prima prova centra la quota del suo primato, a differenza della greca Eleftheri Christogeorgou che deve ricorrere al terzo tentativo, mentre Erika Furlani (Fiamme Oro) chiude ottava con 1,84. Titolo alla montenegrina Mariya Vukovic (1,92). L’altro bronzo di giornata è per un combattivo Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto), in grado di migliorare il personale fino a 13:37.63, sulla scia dei marocchini compagni d’avventura Soufiyan Bouqantar (13:36.12) e Mohamed Fares (13:36.85). Nona piazza per Dario De Caro (Battaglio Cus Torino) in 13:56.63.

È quarta Irene Siragusa (Esercito) nella finale dei 200 metri (23.27/+0.9) dominata dall’egiziana Basant Hemida con il record dei Giochi (22.47). Ottava Maya Bruney (Bracco Atletica) con 23.81. Eguaglia il proprio limite Lorenzo Simonelli (Esercito) nei 110hs: 13.59 (+0.3) e quinto posto per il ventenne romano, stesso tempo con cui ha trionfato ai Tricolori U23 di Firenze. Qui il successo va al cipriota Milan Trajkovic con il record dei campionati (13.34). Ottavo l’altro azzurro Francesco Ferrante (Atl. Firenze Marathon, 14.27), falloso fin dal primo ostacolo. Nel disco è sesto Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) con 59,52, decimo Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) con 57,30, nel lungo è settimo Gabriele Chilà (Fiamme Gialle) con 7,58 (+0.2), nono Jacopo Quarratesi (Atl. Livorno, 7,41/+1.2).

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