Mondo: 10 km record per la McColgan

03 Ottobre 2022

La scozzese toglie un secondo al suo limite europeo dei 10 km a Glasgow. Fitto calendario di corse su strada. In Giappone un 10000 metri velocissimo.
di Marco Buccellato

Il record arriva anche questa settimana, firmato nuovamente da Eilish McColgan, stella di levatura mondiale nel panorama del mezzofondo prolungato. La stella scozzese di Dundee ha centrato la prestazione da primato nella Great Scottish Run di Glasgow, sulla distanza dei 10 km, togliendo un secondo, in 30:18, a quanto già firmato a Manchester il 22 maggio scorso, quando tolse il limite di due secondi a Paula Radcliffe, un primato durato diciannove anni. In realtà, la McColgan non avrebbe dovuto gareggiare a Glasgow, ma nel palcoscenico ben più spettacolare della maratona di Londra, un esordio in maratona successivamente posposto dal suo team alla prossima stagione. Ieri mattina, quindi, un gran ritorno in una competizione nella terra natìa, condito dal secondo record europeo nel giro di meno di sei mesi. Grande stagione per la scozzese, che aldilà delle medaglie europee e ai Giochi del Commonwealth, ha eclissato Paula Radcliffe nella cronologia dei record nazionali anche sulla mezza maratona in febbraio (1:06:26 a Ras Al Khaimah), dopo averla superata già l'anno scorso sui 5000 metri in pista.

KOSICE, ARRIVA IL RECORD. Tentativo annunciato e riuscito solo al femminile, nella 99esima edizione della più vecchia maratona sul suolo europeo, quella slovacca di Kosice. Primato centrato dalla keniana Margaret Agai, al rientro dopo la maternità, che in 2:24:04 ha migliorato il top-mark della corsa, stabilito un anno fa in 2:24:35 dalla etiope Ayantu Kumela, anche lei sotto il proprio limite in 2:24:29, davanti all'altra etiope Bone Cheluke, vicinissima al vecchio record in 2:24:37. Tra gli uomini, bis del keniano Reuben Kerio in 2:07:16 (terzo successo a Kosice), con prestazione quasi fotocopia di quella della scorsa stagione (2:07:18), ma assalto al record della corsa fallito, che resta nei garretti dell'altro keniano Lawrence Kimaiyo, che nel 2012 vinse in 2:07:01. Al traguardo, solo due secondi hanno diviso Kerio, all'esordio stagionale e il cui esordio sui 42 km risale a una vittoriosa Brescia 2016 in 2:09:05, dalla coppia di etiopi Aychew Bantie e Yohans Mekasha, entrambi in 2:07:19.

LE ALTRE CORSE SU STRADA. Agenda ricca nel weekend. A Melbourne buon esordio dell'australiana Isobel Batt-Doyle in 2:28:10, battuta solo dalla keniana Beatrice Cheptoo in 2:27:58, per un bis keniano che ha visto Timothy Ronoh vincere la corsa maschile in 2:09:12. Galles: nella mezza di Cardiff cinquanta secondi di progresso della keniana Beatrice Cheserek, prima in 1:06:48 con un margine di quattro secondi sulla connazionale Viola Chepngeno (1:06:52), e vittoria maschile di Geoffrey Kimutai Koech in 1:00:01. Ancora doppio Kenya: in Olanda, a Breda, con i successi nella mezza di Vincent Kibet in 61:21 e di Gladys Jemaiyo in 68:18, una prestazione clamorosa con sei minuti e mezzo di progresso. Nella 10 km di Lilla, con 27:11 di Amos Bett e 31:10 di Judith Kiyeng. 

FINE DEL TOUR. Ultima tappa del World Athletics Continental Tour (Bronze) a Niigata, con ottima chiusura di stagione del bronzo mondiale di Eugene Haruka Kitaguchi, vincitrice nel giavellotto con 62,57, imitata nella gara maschile dal connazionale Roderick Genki Dean (80,84). Tra gli altri risultati, 8,05 di Hashioka nel lungo, 49.07 sui 400hs di Tenjiro Tanaka e 3:36.55 sui 1500 metri di Kazuto Iizawa.

DIECIMILA SOTTO I 27. Nei Nittai Time Trials di Yokohama enorme prestazione del keniano Richard Kimunyan Yator (27:19.92 solo una settimana fa), che ha fermato il cronometro a 26:54.76, settima prestazione mondiale stagionale, la migliore quest'anno nell'ampio spettro dell'atletica keniana. Sotto i ventisette minuti anche il connazionale Bernard Koech in 26:55.04 (ottavo al mondo nel 2022). 

BRASILE. Vicinissimo al recente record sudamericano U20 dei 200 metri, stabilito due settimana fa in 20.12, il 18enne Renan Correa ha vinto in 20.15 la finale dei campionati sudamericani U23 a Cascavel, indubbiamente la miglior espressione tecnica della rassegna. Star femminile, l'ecuadoriana Gabriela Suarez, oro in 100, 200 e staffetta, con un buon 22.81 sui 200 in batteria prima di assicurarsi la finale in 23.09. Squilli argentini con i primati nazionali di Florio sui 100 (10.11), battuto dal brasiliano Cardoso (10.08), del 400ista Elian Larregina (45.53) e della staffetta del miglio in 3:04.39.

INDIA GAMES. AI Giochi Nazionali di Gujarat si salta e si lancia lontano. Emergono le migliori prestazioni tecniche della rassegna, alla 36esima edizione. con l'8,26 di Jeswin Aldrin, il 20,75 del primatista nazionale Tajinder Pal Singh Toor, il 2,27 nell'alto di Anul Kushare.  

NEXT STOP. La grande atletica non si ferma: maratona-top del prossimo weekend a Chicago, con iscritti ben otto atleti capaci di scendere sotto le 2:05 e cinque atlete scese sotto le 2:21. Attesa anche per la maratona di Monaco di Baviera, al primo "elite field" di respiro internazionale, con il rientro di Mare Dibaba (iridata nel 2015 e bronzo olimpico a Rio), e doppio tentativo di record della corsa nella 42 km austriaca di Bregenz, con iscrizioni etiopi di buon livello soprattutto nella maratona femminile.

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